
Dott.ssa Federica De Prisco
Psicologa Clinica ad orientamento psicanalitico junghiano
Iscrizione all’Albo degli Psicologi della Lombardia Sez. A – N°28661
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Disturbi di personalità
Come psicologa, ho fatto esperienza di quanto sia forte l’impatto di un disturbo di personalità sulla vita del paziente.
“Disturbo di personalità” è un termine che vuole descrivere come in alcune persone, tratti normali della personalità si presentano in modo esasperato, rigido e dannoso per chi li sperimenta e per le relazioni in cui è coinvolto.
Ad essere percepiti come dolorose sono le conseguenze di questi tratti sulla vita della persona, più che i tratti in sé.
L’insieme di questi tratti di personalità costituisce un’organizzazione stabile di pensieri, azioni, relazioni, propensioni e sensibilità che caratterizzano un individuo.
In un disturbo di personalità, questa organizzazione tende a creare una condizione stabile di malessere e un continuo e faticoso prodursi di situazioni di vita dolorose.
Solitamente questo stato di cose caratterizza le persone con disturbo di personalità sin dall’età adolescenziale, quando le manifestazioni sono solitamente più violente ed estreme.
L’esasperazione dei tratti di personalità caratteristici del disturbo di personalità può manifestarsi con questi sintomi:
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forti manifestazioni impulsive
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eccessi legati a sentimenti di rabbia e frustrazione
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un doloroso senso di vuoto depressivo
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la tendenza ad evitare le relazioni con gli altri
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la tendenza a mettersi al servizio degli altri in un modo dannoso per sé
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una necessità di cercare conferme e sicurezza negli altri
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una faticosa ricerca di soddisfare il bisogno di essere bravi e capaci
Un esempio particolarmente importante, diffuso e doloroso di disturbo di personalità è il disturbo borderline di personalità, caratterizzato da un sentimento dominante di rabbia, sentimenti di vuoto, comportamenti impulsivi e una marcata difficoltà nelle relazioni.
Le relazioni personali sono rese complicate da in virtù del senso di confusione che esse creano: il contatto con gli altri è a volte considerato irrinunciabile, desiderabile e piacevole, poi, improvvisamente, gli aspetti negativi e dolorosi dei rapporti con gli altri prendono il sopravvento e sembrano essere gli unici che contano: gli altri diventano degli ostacoli alla propria felicità, una minaccia e fonte di dolore.
Come mi occupo del disturbo di personalità?
Nella gestione del disturbo di personalità talvolta è necessario coinvolgere i familiari, spesso è utile una terapia farmacologica, ma l’elemento centrale del percorso rimane il trattamento psicologico, il fattore centrale che permette il cambiamento del paziente, il ritorno ad un equilibrio accettabile e, soprattutto, lo sviluppo di quelle aree vitali rimaste schiacciate da anni di difficoltà.
È importante distinguere fra effetti a breve e lungo termine, nella gestione del disturbo di personalità, così come è importante che i termini del trattamento siano discussi a fondo con il paziente e che il tutto sia costruito intorno alle necessità e particolarità del paziente.
Il mio obiettivo è trasformare le situazioni di sofferenza in occasioni per migliorare la qualità di vita. Un disturbo di personalità è un buco nero di energie, per chi lo sperimenta, impiegate allo scopo di stare il meno male possibile. Per me è importante vedere un paziente riprendere il possesso delle proprie energie, e poterle utilizzarle per realizzare i propri progetti.